“Dare forma humana a l’Honore et a la Virtù”: Giovanni Guerra (1544-1618) e la fortuna delle figure allegoriche da Mantegna all’Iconologia di Ripa

Il libro ricostruisce la fortuna delle figure allegoriche nel Cinquecento, con particolare riferimento alla pittura, a partire dall’analisi del taccuino Rothschild (Parigi, Louvre), una serie di oltre 180 disegni di soggetto allegorico opera del pittore Giovanni Guerra, alla cui biografia è dedicata la prima parte. I diversi capitoli della seconda parte analizzano l’importanza delle ekphrasis classiche e pseudoclassiche nella nascita delle personificazioni all’antica, l’apporto fondamentale di Giorgio Vasari alla codificazione di un ampio repertorio di figure allegoriche, e la figura cardine di Francesco Salviati, probabile maestro di Guerra. Il pittore modenese eseguì i disegni preparatori per le incisioni della prima edizione illustrata dell’Iconologia di Cesare Ripa (Roma 1603), e il libro mette in luce i rapporti, anche personali, tra Guerra e l’autore di quel fortunato repertorio di personificazioni. The book examines the fortune of the allegorical personifications in the Sixteenth Century, with particular reference to paintings and frescoes, moving from the analysis of the so-called Rothscild Carnet, a collection of 180 drawings with allegorical subjects by the painter Giovanni Guerra; the biography of the artist is the topic of the first part of the book. The chapters of the second parte are dedicated to the importance of the classical and pseudo-classical ekphrasis in the history of personifications ‘all’antica’, the fundamental part played by Giorgio Vasari in the codification of a a large repertory of personifications, and to the central figure of Franesco Salviati: Guerra was probably Salviati’s pupil. The Modenese painter executed the preparatory drawings for the woodcuts of the first illustrated edition of Cesare Ripa’s Iconologia (Roma 1603), and the book shade new light on the relations between Guerra and the author of that allegorical handbook